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Pilato , ritenendosi " Imperiale " nell' esercizio dell' empietà ,
oggi diremmo empio all' ennesima potenza , era , però , alquanto ripetitivo nei suoi schemi d' azione .
Cercava di realizzare qualcosa di nuovo , ma per quanto si
applicasse , l' opera non riusciva .
Si annoiava e si sentiva solo . . .
Cominciava a pensare di desistere , quando gli empi sacerdoti
della Giudea , gli fecero portare innanzi il Messia , certi di compiere un' azione gradita .
Pilato riflettè . . . e decise di essere generoso a sua volta .
Così inviò il Messia a re Erode , che desse qualche buon consiglio .
Erode , pur non essendo suo pari , un reuccio di " sub - eparxhia " di Roma , era riuscito a eliminare l' annunciatore della buona novella , Giovanni , il predicatore del deserto .
Che a Erode potesse infastidire un predicatore nel deserto , per Pilato era incomprensibile .
Che gli interessi di Erode e Pilato non coincidessero , era , altresì , evidente .
Pilato aveva altri gusti .
Celebrato il matrimonio , in quel di Roma , la moglie , notando che gli interessi di Pilato erano per altro genere di persona , decise la notte delle nozze di lasciarlo con i suoi affetti .
Chiese e ottenne ospitalità per le sue lagnanze presso lo stesso Imperatore di Roma , che figurava tra i presenti alle nozze .